Animali selvatici e zoonosi: aspetti di interesse pratico per gli operatori del settore in relazione al rischio biologico
Abstract
Alcune categorie professionali sono esposte al rischio di contrarre zoonosi trasmesse da animali selvatici o inconseguenza dell'ambiente nel quale si trovano ad operare o per il tipo di attività svolta, che comporta il contatto con animali selvatici, carcasse o parti di esse. Queste categorie rientrano pertanto tra le categorie soggette a rischio biologico come definito dal D.l.vo 626/94, recepimento delle Direttive CEE riguardanti la sicurezza dei lavoratori. Il veterinario può fornire indicazioni utili per una corretta valutazione di tale rischio, obbligatoria per il datore di lavoro in seguito all'entrata in vigore del decreto stesso. Scopo del presente lavoro è fornire uno schema sintetico di valutazione del rischio biologico professionale in ambito silvestre e fornire informazioni pratiche per la riduzione del rischio di zoonosi per gli operatori del settore. Vengono quindi descritte le operazioni a rischio e le corrispondenti malattie che possono essere contratte. Viene fornita una tabella nella quale per ogni malattia vengono indicati: gli animali che possono contrarre l’infezione e che possono essere responsabili della trasmissione diretta o indiretta all'uomo; il materiale infettante fonte di trasmissione; le vie di contagio per l'uomo; la resistenza dell'agente patogeno; i disinfettanti ritenuti più idonei da utilizzare. La riduzione al minimo del rischio rappresenta l'obbiettivo fondamentale del D.L.vo 626/94 e si basa per questo tipo di attività, essenzialmente sulla formazione professionale. Nel presente lavoro vengono proposte anche alcune indicazioni comportamentali di semplice attuazione per la riduzione del rischio.
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