Indagini sul ruolo dei roditori selvatici e del capriolo come ospiti per Ixodes ricinus (Ixodidae) in un’area dell’appennino ligure-piemontese

R. Peyrot, A. Mannelli, D. De Meneghi, P. G. Meneguz

Abstract


Per studiare il ruolo del Capriolo  e dei roditori selvatici come ospiti per Ixodes ricinus (il vettore di Borrelia burgdorferi sensu lato—agente della borreliosi di Lyme) le rispettive popolazioni sono state censite, ed i livelli d’infestazione da parte delle zecche sono stati valutati in un’area appenninica in provincia di Alessandria. E’ stata stimata una densità primaverile di 40 caprioli per 100 ha, mentre la densità dei micromammiferi (Apodemus spp. e Clethrionomys glareolus) variava da 4 a 30 individui, in quattro griglie di cattura di 0,36 ha. Ixodes ricinus è stata l’unica specie di zecca raccolta dagli animali e dall’ambiente. La prevalenza delle zecche immature sulla parte distale degli arti anteriori (metacarpo e falangi) di otto caprioli esaminati in agosto 1998 è stata del 100%. Dagli arti dei caprioli sono state raccolte, in media (±DS), 1016,6 (± 742,6) larve, e 25,6 (± 13,9) ninfe, mentre non sono stati raccolti adulti. In base al sito di cattura, la prevalenza delle larve sui roditori in luglio-agosto 1998 variava dal 65,0 al 93,0% (χ= 10,6, g.l.= 3, P<0,05), mentre la prevalenzadelle ninfe variava dallo 0,0 al 30,0% (Test esatto di Fisher: P=0,005). Anche la mediana (Q2) del numero di larve per topo differiva significativamente fra i quattro siti, da 1,0 (0-2) a 4,0 (1-9) (Kruskal Wallis H=26,2, g.l.=3,P<0,001). Il numero di ninfe in cerca di ospite, raccolte con la tecnica del “dragging”, ha raggiunto il massimo in giugno (6,1 / 100 m), mentre il picco di attività delle larve è stato osservato in agosto (23.1 / 100 m di dragging).

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Journal of Mountain Ecology
The Journal of Mountain Ecology is an OPEN ACCESS peer reviewed journal published by the Gran Paradiso National Park.